lunedì, Maggio 13, 2024
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Trump promette legge e ordine: no alla distruzione delle statue

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Usa, Trump firma un decreto per proteggere le statue

Donald Trump - Wikipedia

Donald Trump ha annunciato ieri sera su Twitter di avere agito – come già promesso -per proteggere statue e monumenti dedicati ai grandi personaggi della storia degli Stati Uniti dagli attacchi mossi dalle frange più estremiste dei manifestanti sedicenti antirazzisti.

Infatti il Presidente americano ha firmato un duro decreto destinato a sanzionare in maniera inflessibile gli atti vandalici “per difendere i monumenti, le lapidi commemorative, le statue e combattere il vandalismo criminale contro di essi” prevedendo “lunghi termini di detenzione per i delinquenti che vogliano sfregiare le icone della nostra storia nazionale”.

Prosegue quindi la campagna per Legge e ordine voluta da Trump contro la autentica guerra culturale di aggressione contro l’eredità culturale del Paese mossa da manifestanti sedicenti Antifa (probabilmente dimentichi del fatto che il fascismo in America non c’è mai stato) e rappresentanti della sinistra radicale .

“I manifestanti violanti non riusciranno mai a far prevalere la sinistra radicale e l’intolleranza cosiddetta progressista”, ha aggiunto il Presidente nei suoi messaggi sui social” attaccando anche i grandi i media di sinistra e accusando i democratici “faziosi” di tentare di soffocare il dissenso e di alterare il risultato elettorale pretendendo di permettere a chiunque di votare, “anche se non sono cittadini Americani”.

Il presidente Trump ha condannato la distruzione delle statue di personaggi storici vissuti al tempo dello schiavismo e proprietari essi stessi di schiavi come lo stesso padre della Patria George Washington ed ha stigmatizzato gli attacchi alle effigi dei leader confederati, che rappresentano un tentativo di rimozione della storia della Nazione americana. 

Donald Trump ha definito i cittadini Americani come “più intelligenti” dei democratici, che secondo lui richiedono “assoluta obbedienza ed ottusità”.

“Odiano la nostra storia, odiano i nostri valori e odiano tutto ciò che apprezziamo come Americani”, ha detto il Presidente. 

“Il nostro paese non è cresciuto e diventato grande grazie a loro. È diventato Grande grazie agli onesti cittadini Americani, grazie al nostro duro lavoro, alle nostre idee di libertà ed ai nostri valori. La folla ottusa della sinistra sta cercando di demolire la nostra eredità, in modo che possano sostituirla con un nuovo regime oppressivo che solo loro controllano “.

E poi il Presidente ha nuovamente condannato il tentativo di abbattere una statua di Andrew Jackson davanti alla Casa Bianca, ripetendo in maniera inflessibile la sua linea di Presidente di “Legge e Ordine”.

“Se dai potere alle persone che demoliscono monumenti e attaccano chiese e sequestrano le strade della città e danno fuoco agli edifici, allora nulla è sacro e nulla è sicuro”, ha detto Trump. “Li abbiamo fermati la scorsa notte e li fermeremo ancora ovunque proveranno ad attaccare di nuovo.”

Accerchiato dagli attacchi dei media ostili, dai social network che lo ostacolano, delle dimostrazioni “antifa” che lo contestano, dai sondaggi negativi che lo incalzano, dai ritorni di fiamma della epidemia di Covid-19 in diversi Stati dell’Unione, Trump non vacilla ma riparte al contrattacco com’è nella sua natura e come lo vogliono i suoi fans.

Contro i social che lo censurano accusati di faziosità filo progressista, contro i dimostranti “antifa” che da settimane dimostrano nel Paese contestando l’operato della Polizia accusata di comportamenti razzisti ed assaltando le statue di tanti personaggi importanti della storia d’America (fra cui quelle di Cristoforo Colombo…SIC!!!) contro i media che come nel 2016 sono schierati all’unanimità contro il candidato Repubblicano in nome del cosiddetto e sempre più stantio “politcally correct” Donald Trump parte al contrattacco.

L’inquilino della Casa Bianca fa appello alla maggioranza silenziosa sempre più stanca di settimane di contestazioni rabbiose nelle strade d’America da parte di sedicenti antirazzisti ed antifascisti e promette legge ed ordine contro il caos che sta dilagando nel Paese, denunciando le responsabilità di sindaci e governatori democratici che lisciano il pelo ai dimostranti, nonostante i danneggiamenti e gli atti di vandalismo che si moltiplicano.

Particolarmente sgradevole appare l’attacco alle statue di tanti personaggi importanti della storia d’America, in una furia iconoclasta che ricorda quella di integralisti e talebani, soprattutto laddove si considerino le accuse di razzismo e fascismo scagliate indiscriminatamente nei confronti di generali confederati, di personaggi politici che edificarono gli States nei secoli scorsi ed addirittura di pionieri ed espoloratori come Cristoforo Colombo senza le cui imprese l’America come oggi la conosciamo semplicemente non esisterebbe.

E ribadiamo di nuovo che prima di dare di nuovo Donald Trump per morto come già accadde mille volte alle Presidenziali di 4 anni fa consigliamo maggiore cautela, poichè vogliamo ricordare che l’inqulino della Casa Bianca dà il suo meglio quando si trova sotto assedio.

Legge ed Ordine è ancora il suo motto e staremo a vedere come lo giudicheranno gli Americani: e già la maggioranza silenziosa l’America profonda mostra di condividerne il messaggio.

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